Santuario della Madonna dei Boschi
Grazie all'azione del sistema Primat Mur-Tronic, in grado di agire favorevolmente anche sul microclima interno, ancora oggi le superfici si presentano in ottimo stato di conservazione.
Grazie all'azione del sistema Primat Mur-Tronic, in grado di agire favorevolmente anche sul microclima interno, ancora oggi le superfici si presentano in ottimo stato di conservazione.
Oggetto di un intervento nel 2005, Primat ha fornito i materiali per il recupero degli intonaci e delle patine pittoriche nonché i prodotti per la pulitura e il consolidamento delle colonne in pietra.
Per l’eliminazione definitiva del fenomeno della risalita è stato preventivamente installato il sistema Primat Mur-Tronic.
Primat è stata coinvolta inizialmente per abbinare al recupero strutturale con fibre di carbonio il recupero delle parti lapidee in arenaria. Sono state messe a punto malte specifiche lavorate a scalpellino e successivamente patinate e protette con sistemi naturali.
Palazzo Capris di Ciglié è uno dei palazzi più importanti di Mondovì. Dopo aver eseguito la pulitura e l’integrazione delle cornici a marmorino, l’intervento sulla facciata ha permesso il recupero delle cromie originali tramite la stesura di una tinta in velatura a base di calce e pigmenti minerali. La trasparenza del prodotto applicato ha consentito di rispettare l’andamento irregolare della facciata.
Oggetto di una serie di interventi di recupero iniziati nel 1987 con il risanamento degli intonaci di facciata, Primat ha contribuito al recupero sia delle finiture che dei fondi in calce e ha fornito i prodotti per proteggere le superfici dalla forte esposizione agli agenti atmosferici.
Primat ha fornito il supporto per le indagini di laboratorio, i prodotti per il recupero degli stucchi, dei fondi di facciata e degli elementi lapidei.
Osservando gli edifici nelle diverse ore della giornata, è possibile notare differenti gradazioni d’intensità del colore, dovute alla scomposizione della luce da parte dei pigmenti minerali utilizzati.
Nonostante siano trascorsi 20 anni dall'intervento, le facciate si presentano in ottimo stato di conservazione.
Primat oltre a fornire i materiali, ha svolto un ruolo di coordinamento delle maestranze a garanzia della committenza e dei progettisti.
Le cromie delle sabbie e la lavorazione “slavata”, hanno permesso, con le patinature, di ricreare l’originale effetto morbido delle decorazioni.
La Mole Antonelliana è stato oggetto nel 1998 di un’operazione di studio sulle cromie originali e sull’impostazione della metodologia più adatta per ricreare il tipico effetto di trasparenza della calce, garantendo tuttavia elevata resistenza alle intemperie (terre stemperate in acqua di vetro).
La parte basamentale è stata recuperata con specifici intonaci deumidificanti, mentre la finitura è stata realizzata a stucco con una patinatura superficiale.
I prospetti si presentano ancora oggi in perfetto stato di conservazione nonostante siano passati più di 20 anni dal restauro iniziato nel 1995.
Dettagli dell’intervento: