Isolato San Federico

Nell'ambito del complesso recupero dell'Isolato San Federico a Torino, nella centrale piazza San Carlo, Primat ha contribuito al recupero delle facciate esterne, fornendo malte formulate ad hoc per il recupero delle lacune e tinte minerali ai silicati per le velature superficiali.

Torino, Italia
facciata isolato san federico torino
dettaglio facciata isolato san federico torino
ponteggi isolato san federico torino
isolato san federico torino
dopo il restauro dettaglio facciata isolato san federico
prima del restauro dettaglio facciata isolato san federico
campionature isolato san federico torino
indagini materia isolato san federico torino
campionature isolato san federico torino

L'intervento si è contraddistinto per la particolare cura riservata al restauro delle superfici originali, tramite la rimozione degli strati sintetici soprammessi che hanno permesso inoltre di recuperare il pregiato basamento lapideo.

Il supporto consolidato e integrato con malte Primat a base di calce idraulica naturale, è stato velato con tinte minerali per restituire uniformità cromatica alle superfici; tutte le operazioni sono state eseguite nel pieno rispetto dei principi di compatibilità e minimo intervento.
 

Nell'estate del 1943 diversi bombardamenti colpirono con bombe dirompenti e incendiarie l'isolato compreso tra le vie Roma, Bertola, XX Settembre e Santa Teresa. Si verificarono crolli di muricci, scheggiamento delle facciate, diveltamento dei tetti, lesioni delle solette e delle chiassilerie.

Nel contesto degli imponenti lavori di ristrutturazione di via Roma e degli isolati circostanti avvenuti tra il 1931 e il 1937, il podestà Paolo Thaon di Revel avanzò l'ipotesi della ristrutturazione della Galleria Geisser (già Natta), edificata nel 1856 su disegno di Barnaba Panizza. La nuova struttura, realizzata nel 1933 dall’architetto Federico Canova e dall’ingegner Vittorio Bonadè Bottino, viene da questo momento denominata San Federico, dalla storica intitolazione dell’isolato. La galleria si contraddistinse all’epoca per i caratteri di modernità delle forme e dei decori. La planimetria a T presenta una razionale suddivisione degli spazi destinati ai negozi, ai magazzini, agli uffici, alle rimesse sotterranee e al cinematografo.

I restauri, intrapresi nel Duemila hanno riportato questo storico spazio urbano del centro di Torino al suo antico splendore.
Fonte: Museo Torino 

Sono state eseguite alcune indagini stratigrafiche per valutare la successione degli interventi eseguiti nel tempo. Tramite alcuni prelievi di materiale ed analisi di laboratorio, si è potuto individuare la natura dei materiali presenti ed il loro stato di conservazione.