Forte di Vinadio

Uno dei più significativi esempi di struttura difensiva del Piemonte, eretto come fortezza a partire dal 1834 per volere di Carlo Alberto di Savoia.

Primat ha curato lo studio delle malte originali e la riproposizione degli effetti di erosione naturale degli stessi.

Vinadio, Italia
forte di vinadio facciata
forte di vinadio ponte
forte di vinadio esterni
forte di vinadio durante i lavori di restauro

Oltre alla fase di deumidificazione, i tecnici Primat hanno messo a punto un prodotto di finitura ad hoc che, applicato secondo tecniche adeguate, ha permesso di ottenere un risultato rispettoso della preesistenza e dalla gradevole resa estetica.

Il Forte di Vinadio è da considerarsi fra gli esempi di architettura militare più significativi dell’intero arco alpino. I lavori di costruzione della fortezza, voluta da Re Carlo Alberto, iniziarono nel 1834, per concludersi solo nel 1847. Nonostante una breve interruzione, dal 1837 al 1839, in soli undici anni si realizzò un vero capolavoro dell’ingegneria e della tecnica militare e per la sua costruzione in alcuni momenti furono impegnate 4000 persone.
La fortificazione, che fiancheggia a ponente il paese, ha una lunghezza in linea d’aria di circa 1.200 metri che si sviluppa dalla roccia del fortino al fiume Stura.

Oggi il Forte di Vinadio, dopo aver versato per molti anni in stato di abbandono, è tornato a “rivivere” grazie all’interno di restauro e alla volontà e all’impegno del Comune di Vinadio e delle Associazioni che sul territorio si impegnano nella valorizzazione e promozione di uno dei più importanti esempi di architettura militare delle Alpi Occidentali.
L’obiettivo primario è quello di migliorare e rafforzare la conoscenza e il valore identitario del Forte di Vinadio per la comunità locale, per le future generazioni, per il pubblico in genere.
Far conoscere la sua storia, la sua evoluzione affinché il Forte sia un luogo di esperienza conoscitiva, di aggregazione sociale, di crescita civile e ridefinizione identitaria dei singoli e delle collettività.