L'obiettivo dell’intervento di restauro conservativo della Chiesa di San Teonesto a Masserano da parte di PRIMAT srl nel 2022 è stato quello di rendere l’edificio, oggi sconsacrato, accessibile per eventi culturali, nuove funzioni museali e didattiche a supporto dell’offerta culturale dell’antico Principato, a cura del Polo Museale Masseranese.
Gli interventi di restauro conservativo eseguiti direttamente da PRIMAT tra il 2021 e il 2022 sono stati:
Intervento sull'umidità da risalita capillare
Dopo l'analisi diagnostica, attraverso analisi termografiche agli infrarossi e test puntuali al carbonio di calcio, è stato posizionato il dispositivo MUR-TRONIC contro la risalita capillare. L’indagine di controllo, a distanza di circa 1 anno, ha fatto registrare una riduzione complessiva media di umidità nelle murature del - 40,8%Verifica e intervento sulla copertura, in coppi su capriate lignee, che presentava infiltrazione di acqua meteorica, soprattutto intorno al campanile. I professionisti Primat hanno provveduto a sostituire gli elementi rotti con coppi vecchi e a un ripassamento di faldali e converse nei punti più critici.
Opere di restauro delle superfici di facciata, fortemente degradata, con rischio di perdita dei lacerti dipinti conservati. In particolare, la pellicola pittorica risultava in più punti erosa e dilavata, fino alla perdita totale della stessa. L’intervento di restauro di Primat è stato realizzato attraverso specifiche operazioni di conservazione, calibrate a seconda delle diverse tipologie di materiali e del livello di degrado presente.
Su tutte le superfici, dopo la pulitura, è stata fatta una disinfezione con appropriato biocida; rimozione di stuccature e rappezzi incoerenti, legati agli interventi pregressi eseguiti con materiali inadeguati; rimozione dei sali solubili; ristabilimento dell’adesione tra intonaco e supporto murario mediante iniezioni di malta idraulica naturale premiscelata; ristabilimento della coesione della pellicola pittorica; stuccatura delle lacune, mediante impiego di impasti appositamente formulati, coerenti per composizione e cromia con le preparazioni in opera (grassello di calce e sabbia di fiume); reintegrazione pittorica, finalizzata a restituire unità di lettura cromatica all’opera, eseguite ad acquerello; rimozione dell’intonaco cementizio della zona basamentale; azioni sul portone in legno.
Opere di riqualificazione del sagrato, delimitato da muretti in muratura mista, rifiniti superiormente con lastre in pietra con elementi rotti, o sostituiti con nuovi non congruenti, infestati da erbe. Nello specifico l'intervento di restauro eseguito da Primat ha agito su ogni elemento del sagrato, specialmente nello smontaggio completo della scalinata d’ingresso con riposizionamento di tutti i gradini, stuccatura dei giunti, esecuzione di nuova pavimentazione in acciottolato a schiena d’asino.
Di origini molto antiche, la chiesa di San Teonesto fino al XIX secolo fu la chiesa di un Convento di Frati Francescani, giunti a Masserano nel 1592. Quando Napoleone soppresse gli ordini religiosi, i frati furono costretti a lasciare il convento; la chiesa rimase chiusa al culto dal 1805 al 1825, ridotta a ripostiglio rurale. Il Comune, nel 1825, acquistò convento e chiesa per insediarvi le scuole e il collegio fece ristrutturare gli edifici e fece passare due mani di calce su tutte le pitture francescane che decoravano la chiesa!
La chiesa è dedicata a san Teonesto che, secondo recenti ricerche, sarebbe un laico vercellese martire nel 306, sepolto nell’antica Basilica di sant’Eusebio, incendiata nel 999 da Arduino. Vennero estratti i corpi di san Teonesto, Onorato ed Emiliano: questo fatto ebbe vasta risonanza, in particolare nel nascente borgo di Masserano che stava costruendo la prima chiesa, edificata tra il 998 e il 1026. Di questa chiesa si sa che aveva un portico ed una rampa di scale, probabilmente situata dove è l’attuale presbiterio.
Edificata in stile romanico, presenta una facciata a capanna. L’interno è imponente con volte a crociera a tutto sesto e altari delle cappelle laterali in stucco.
Salendo il presbiterio, si accede alla cappella della Salus Infirmorum riccamente affrescata nella seconda metà del ‘600. Sulla parete di destra la pseudo pala d’altare raffigura la Natività della Vergine e sulla volta è affrescata l’Incoronazione di Maria.
In San Teonesto Barocco e Romanico si mescolano, creando un sito artistico unico per la storia dell’arte piemontese.