Palazzina di caccia di Stupinigi

Il coinvolgimento di Primat nel recupero del complesso monumentale di Stupinigi è avvenuto negli anni 1995-1999, l'intervento ha riguardato il recupero degli intonaci, nella parte bassa, e la realizzazione della finitura superficiale.

Stupinigi, Italia
Palazzina di caccia di Stupinigi
Palazzina di caccia di Stupinigi
Palazzina di caccia di Stupinigi
Palazzina di caccia di Stupinigi
Palazzina di caccia di Stupinigi
Palazzina di caccia di Stupinigi

Nonostante siano trascorsi 20 anni dall'intervento, le facciate si presentano in ottimo stato di conservazione.

Dettagli dell'intervento:

Residenza Sabauda per la Caccia e le Feste edificata a partire dal 1729 su progetto di Filippo Juvarra, la Palazzina di Caccia di Stupinigi è uno dei gioielli monumentali di Torino, a 10 km da Piazza Castello, in perfetta direttrice. Costruita sui terreni della prima donazione di Emanuele Filiberto all'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro (1573), è oggi proprietà della Fondazione Ordine Mauriziano, un ente governativo dedicato alla sua conservazione e valorizzazione. Riaperta al pubblico dopo importanti lavori di restauro, la Palazzina di Caccia -fra i complessi settecenteschi più straordinari in Europa- ha piena dignità museale con i suoi arredi originali, i dipinti,i capolavori di ebanistica e il disegno del territorio.
 
La costruzione della Palazzina di Caccia inizia nel 1729 su progetto di Filippo Juvarra, e continua fino alla fine del XVIII sec. con  interventi di ampliamento e completamento di Benedetto Alfieri e di altri architetti quali Giovanni Tommaso Prunotto, Ignazio Birago di Borgaro, Ludovico Bo, Ignazio Bertola.
 
Testimonianza eccezionale dello spirito del tardo Juvarra e di Benedetto Alfieri, si specchia e ritrova nel rococò internazionale delle residenze reali europee.
È luogo di loisir per la caccia nella vita di corte sabauda, sontuosa e raffinata dimora prediletta dai Savoia per feste e matrimoni durante i secc. XVIII e XIX, nonché residenza prescelta da Napoleone nei primi anni dell’800. Agli inizi del XX secolo è scelta come residenza della Regina Margherita, e dal 1919 è anche sede del Museo dell’Arredamento.
Costituisce l’elemento eminente del patrimonio storico-artistico mauriziano.
 
Fonte: Ordine Mauriziano